La pubblicità di Google

AdsByGoogle

AdsByGoogle

Infiniti articoli son stati scritti su come Google ricavi più del 90% dei suoi introiti dalla pubblicità, di come fondamentalmente sia una società pubblicitaria.
Tesi universitarie descrivono nei dettagli ognuno degli infiniti canali che si inventano quotidianamente per ammassare capitali.
Il navigatore solitario e indifeso di conseguenza è bombardato da annunci legati a testi, immagini, ora anche video, in qualche modo attinenti a ciò che ha visualizzato.
Se cerchi una lampada per casa o un nuovo smartphone su Amazon o eBay noterai che poco dopo su ogni sito che usa le tecnologie di Google cominceranno ad apparire piccole inserzioni che, guarda caso, offrono lampade e smartphone.
Sebbene tutto ciò sia nella logica delle cose, questa sensazione Orwelliana di un Grande Fratello seduto alle nostre spalle è un po’ inquietante.
Sebbene non si possa spiantare dai siti che ne sono intessuti la miriade di collegamenti impiantati dai vari progetti della grande G (il punto G di Internet ?), il navigatore può almeno eliminare l’effetto di polluzione risultante sullo schermo semplicemente scrivendo entro il suo venerabile file hosts (in c:\Windows\System32\drivers\etc o dove altro lo abbiano nascosto nelle varie versioni di Windows) queste righette:

127.0.0.1       pagead2.googlesyndication.com
127.0.0.1       googleads.g.doubleclick.net
127.0.0.1       tpc.googlesyndication.com

Ciò almeno ad oggi, perchè già nel pomeriggio ci potrebbero essere varianti da aggiungere.

Sfruttando i vari ausili per programmatori che consentono di vedere il sorgente di una pagina, basterà identificarli mano a mano che appaiono ed aggiungerli al proprio hosts.

Un fastidio, ma dove la mettiamo la soddisfazione di veder sparire quei pestiferi trafiletti con l’intestazione Goggle Ads che appaiono dovunque, fosse anche per poche ore ?