Lettori di eBook: il futuro è Android ?

Dopo anni di ritardo anche in Italia si comincia a percepire un senso di accettazione dei nuovi dispositivi e sistemi di lettura che inevitabilmente, non fosse altro che per la limitata disponibilità di alberi sul pianeta, tutte le nazioni saranno costrette ad utilizzare. Sarà forse questo l’ultimo anno in cui le famiglie saranno costrette al medievale rito dell’acquisto dei libri di testo per i figli che costeranno ancora più dell’anno precedente pur avendo solo una pagina in più ? I segnali ci sono ma la fiducia non è molta, anche se per la prima volta quest’anno i libri di testo dovrebbero essere disponibili anche in formato elettronico.

Fiducia che invece si può riporre nella nuova generazione di dispositivi che hanno fatto la loro comparsa: guidati da Amazon, tutti i produttori di dispositivi per la lettura a inchiostro elettronico stanno sfornando prodotti interessanti. Infatti i magnifici iPad non sono adatti alla lettura prolungata, in quanto stancano la vista e non sono leggibili all’aperto; in attesa quindi che Apple sfrutti il brevetto registrato che vede un iPad con due display trasparenti sovrapposti, uno a colori retroilluminato ed uno eInk, attivabili a turno in funzione del contenuto mostrato, per leggere l’ideale resta un bel display bianco e nero. Il consumo è bassissimo, la qualità buona e sono leggibili anche in spiaggia; finora però il limite era dato dalla scarsa ergonomia dei sistemi operativi di questi aggeggini: lenti, a volte erratici, con scarsa disposizione a facilitare l’utente. La novità di questa generazione è che la maggior parte dei dispositivi ora usa Android o suoi derivati, che è forse inferiore come esperienza-utente ai sistemi iOS di Apple ma comunque è molto meglio delle soluzioni fatte in casa da ogni produttore precedentemente.

Si rileva una tendenza a favorire il formato ePub rispetto al vecchio PDF per la sua maggiore flessibilità nel riformattare il testo in funzione della dimensione del display disponibile e si nota che le intuizioni migliori di iOS, come i gesti usati per girare pagina e ingrandire il testo vengono recepiti e implementati anche in questi dispositivi.

Se si aggiunge che Amazon ha introdotto anche un’innovativa tecnica di illuminazione con guide ottiche implementate nella struttura del display del suo ultimo Kindle Paperwhite, anche la frontiera della lettura notturna è superata.

Il prezzo infine è in calo, pur variando da nazione a nazione per lo stesso articolo: con circa 130 euro ci si può assicurare comunque il citato Paperwhite, che sarà disponibile verso fine ottobre 2012. Il nuovo Sony PRS-T2 è disponibile ora a 159 euro e garantisce una buona gestione degli ePub, un’ottima definizione ed un ottimo display, caratteri personalizzabili, gesti per zoomare, è basato su una versione custom di Android, ma non supporta più la riproduzione di musica ed è un po’ rigido con i PDF.

In ogni caso Android sta ricevendo nuovo impulso con questa sua penetrazione nel mondo dei tablet per la lettura oltre che in quello degli smartphone: nascono infatti sempre più siti specializzati come AndroidPIT, ad esempio, che dà la possibilità all’utente di migliorare l’interfaccia del proprio dispositivo con le personalizzazioni Android. Lo stesso settore centrale di mercato definito ed occupato dall’iPad viene in qualche modo insidiato da dispositivi come il Kindle Fire ed il Kindle Fire HD, che pur spacciandosi per lettori di eBook sono in realtà più vicini al modello dell’iPad come caratteristiche. Quello che continua a rallentare la rincorsa dei concorrenti nei confronti di iOS è che semplicemente iOS funziona meglio: questo non vuol dire che non vi siano detrattori anche per il s.o. di Apple ma comunque questo resta un passo avanti; vedremo se la prevista uscita di Jelly Bean a breve permetterà di colmare il gap.

Avendo provato sia dispositivi iOS che gli altri, la sensazione di iOS è che sia costante nelle prestazioni, fluido, prevedibile, intuitivo mentre i concorrenti hanno incertezze, esitazioni, rallentamenti con l’uso, un ‘interfaccia che in definitiva si adatta meno bene di iOS all’utente o per meglio dire che l’utente fatica di più a fare diventare sua seconda natura.

Tuttavia la porta attraverso cui Google fa entrare Android nel mercato è quella del minor costo di ingresso: chi non può permettersi un prodotto Apple opta per qualcosa che costa meno e dà quasi le stesse soddisfazioni, e questa per Apple è l’altra faccia della medaglia delle sue scelte commerciali.

Rimane da interrogarsi su come risponderà Apple, che potrebbe rivoluzionare ancora questo settore col descritto doppio display e rimane la ditta che riesce ad assicurarsi il margine di guadagno più alto col suo prodotto, il cui modello di marketing grazie al genio di Jobs resta insuperabile.