Le frodi elettroniche si moltiplicano in occasione della crisi finanziaria, in quanto i truffatori approfittano delle notizie di fusioni, partecipazioni, fallimenti per architettare finte richieste di riaccreditamento dei clienti delle Banche chiuse. L’ondata crescerà parecchio nelle prossime settimane, seguendo le notizie di difficoltà dei vari istituti europei.
La sola associazione delle banche del Regno Unito incaricata di gestire i pagamenti elettronici (Apacs) ha diffuso cifre preoccupanti già prima dell’inizio della fase acuta della crisi: da gennaio a giugno 2008 gli attacchi di phishing sono cresciuti del 186% rispetto allo stesso periodo del 2007, totalizzando più di 20.682 incidenti nei primi sei mesi dell’anno.
E’ necessario quindi essere ancora più attenti del normale in questo periodo, ricordando che generalmente gli istituti finanziari non chiedono mai di rivelare i propri dati via email e che se si è richiesti di visitare il sito del proprio istituto, anche solo per verifica, conviene farlo direttamente e non tramite link proposti da terzi.